Friuli V.G.

Competenze tecniche e umane per leader di successo

UDINE - Il lavoro manageriale non è solamente un esercizio di competenze tecniche: può diventare un’arte capace di generare emozione e bellezza. Attraverso un approccio che unisce teoria e pratica, Marino Firmani offre un contributo alla formazione dei manager, presentando competenze fondamentali e la loro applicazione in contesti diversi come il turismo, l’industria, le start-up e lo sport. Utilizzando un linguaggio chiaro ed esempi attuali, il libro incoraggia i lettori a esplorare nuove prospettive e ad aprire la mente alla creatività e alla interdisciplinarità.

Firmani applica il principio della pedagogia della risonanza, costruendo uno spazio formativo inclusivo e coinvolgente, che favorisce l’approfondimento delle conoscenze e la crescita personale. Le spiegazioni dei concetti legati al mondo del management passano attraverso esperienze personali e racconti metaforici: un approccio innovativo per spiegare l’importanza del problem solving, dell’innovazione e dell’adattabilità nel mondo manageriale. Una lettura indispensabile per preparare le nuove generazioni ad affrontare le sfide future.

Presentato in anteprima a Udine nello spazio dedicato alla “vetrina dell’ingegno” - Torre di Santa Maria in Confindustria, con l’introduzione da parte del vice presidente Pietro Petrucco, Marino Firmani è stato descritto da Roberto Moroso, prima di sottostare alle domande incalzanti di Claudio Siciliotti.

Il nuovo libro di Firmani (Post Editori), s’intitola “Lezioni di Management - competenze tecniche e umane per leader di successo” infatti analizza le sfide dei manager moderni offrendo strumenti pratici e un approccio etico. Roberto Moroso ha contribuito anche scrivendo la prefazione del libro, mentre la chiusura è stata redatta dal presidente del CONI, Giovanni Malagò, che ha partecipato all’evento di presentazione tramite un video messaggio proiettato durante la serata.

Tanti gli spettatori presenti per ascoltare Marino Firmani raccontare la sua ultima avventura letteraria, tra i quali naturalmente molti industriali, manager, studenti e amici che dopo aver colto le capacità narratorie di Marino Firmani attraverso la lettura del suo primo libro “Imparare a Imparare - come la motivazione alimenta il coraggio di intraprendere e la capacità di reinventarsi”, hanno voluto sentire dall’autore in che modo pensa di aiutare i manager di oggi e di domani per riscuotere successo.

Marino Firmani ha una biografia che da sola potrebbe essere trascritta in un libro, con diverse esperienze in ambiti che possono apparire in netto contrasto, ma nella realtà i punti principali accomunano tutte le aziende, le imprese e anche le squadre, cioè l’uomo che dev’essere sempre al centro dell’attenzione. La risorsa più preziosa, da riconoscere, coltivare, far crescere e consentirne l’evoluzione.

Treviso, Conegliano

Accesi i riflettori sulla Festa dei Marroni di Combai

COMBAI 8TV) - Domenica mattina a Combai, alla presenza di un folto pubblico e di numerose autorità, è stata inaugurata la Festa dei Marroni IGP . Un’edizione speciale per i suoi ottant’anni e per il passaggio di consegne, alla guida della Pro Loco, avvenuto nel corso della cerimonia di apertura della manifestazione. Maria Vittoria Moro, dopo ventisei anni di presidenza ha infatti passato il testimone a Erika Follador, cedendole uno scrigno contenente tre marroni, a simboleggiare il “tesoro di Combai”.

Non sono mancati momenti di commozione, anche se Maria Vittoria Moro ha promesso che proseguirà il suo lavoro all’interno dell’associazione: “Sono stati anni belli e impegnativi - ha detto – durante i quali abbiamo fatto crescere questa manifestazione rendendola importante e piacevole per grandi e piccini, per sportivi e amanti dell’arte, per quanti ricercano il contatto con la natura e per coloro che sanno apprezzare un territorio unico e, soprattutto, amatissimo da tutti noi”.

Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Miane Moreno Guizzo, il presidente UNPLI Giovanni Follador ed il vice presidente dell’associazione Colline UNESCO Vincenzo Sacchet, oltre ai rappresentati di Regione, Provincia e delle amministrazioni comunali contermini. I marroni di Comba, è stato ribadito a più riprese, sono molto più di un semplice prodotto, perché sono diventati il simbolo del legame profondo tra il territorio e le sue tradizioni. La festa, infatti, offre ogni anno l’opportunità di valorizzare e riconoscere l’importanza di una delizia d’autunno che ha saputo mantenere intatta la sua autenticità e bontà.

La cerimonia si è conclusa con il momento inaugurale vero e proprio, che ha suscitato sorpresa e curiosità visto che, per sottolineare l’importante traguardo degli 80 anni, si è voluto sostituire il tradizionale nastro tricolore con un ramo di castagno. Nel pomeriggio invece è stata montata una speciale e gigantesca installazione celebrativa alla quale hanno lavorato per due giorni interi otto artisti del legno partecipanti al Simposio di Scultura. Ognuno di loro ha prodotto, e riprodotto su legno di castagno, un riquadro della foto storica che ritrae il gruppo della prima edizione della Festa dei Marroni.

Un lavoro “a sedici mani” che porta su legno un’immagine cartacea... per non far sbiadire il ricordo! 
Treviso, Vittorio Veneto

Intervista a Marco Zabotti, vice presidente dell’Istituto Diocesano Beato G. Toniolo. Le vie dei Santi”

Riportare al centro l’uomo, attraverso un percorso di partecipazione che vede protagonista la bellezza

Una mattina come tante, di sabato, diventa l’occasione ideale per scambiare qualche parola con il dottor Marco Zabotti, direttore scientifico e vice presidente dell'Istituto “Beato Toniolo. Le vie dei Santi” (da ora anche IBT, ndr). Laureato in giurisprudenza, giornalista e scrittore, è sposato e padre di tre figlie. Molto attivo nel campo culturale e sociale è stato anche Consigliere Regionale del Veneto e consigliere provinciale a Treviso. oggi membro del comitato scientifico della Fondazione “Capitale e Lavoro” e dell’Ufficio di presidenza IPA Terre Alte della Marca Trevigiana. E’ stato Consigliere Regionale del Veneto e consigliere provinciale a Treviso.

Il nostro colloquio inizia in maniera cordiale, passando poi alle domande che nascono dalla mia curiosità per questa istituzione che oramai sta diventando una realtà importante dal punto di vista culturale e della promozione turistica del nostro territorio.

Innanzitutto, come e quando nasce l’istituto Beato Toniolo?
L’IBT nasce ufficialmente il 30 marzo 2017 con un decreto di nomina del Vescovo Corrado Pizziolo, ispirandosi alla figura di Giuseppe Toniolo, le cui spoglie sono custodite nel Duomo di Pieve di Soligo. Giuseppe Toniolo era nato a Treviso nel 1845 e morto a Pisa nel 1918, fu un grande sociologo ed economista. Si è formato a Venezia, si è laureato a Padova e inizialmente ha insegnato a Modena fino ad arrivare a Pisa dove fu docente di economia politica per quarant’anni. Legò il suo nome a Pieve di Soligo quando sposò Maria Schiratti, nativa del luogo, ma anche grazie alla sua intensa attività in campo sociale che lo portò per esempio a scrivere il primo statuto della Latteria Soligo nel 1883. Fu un uomo di fede, sposo e padre, docente universitario che dimostrava già in vita la volontà di diventare santo da laico, tanto da essere il primo economista a salire agli onori degli altari il 29 aprile 2012.
 
L’IBT nasce proseguendo il grande lavoro svolto dal comitato diocesano per la canonizzazione, che ha visto la comunità di Pieve di Soligo molto coinvolta e impegnata su questo fronte visto che la sua forte personalità e le sue intuizioni avevano segnato il nostro territorio, dal punto di vista valoriale, sociale, etico ed economico. Egli ha compiuto una grande opera - si pensi solo alla cooperazione - che non poteva certo essere archiviata e dimenticata, anzi è diventata il punto di partenza per un progetto che riflette gli stessi principi che avevano animato la vita del Toniolo.

Come si articola l’IBT?
Noi siamo il primo istituto diocesano di diritto ecclesiastico, tra i pochi in Italia con queste caratteristiche e finalità, con presidente, oggi Annalina Sartori, e vice presidente e direttore scientifico, il sottoscritto, nominati per statuto dal Vescovo. Entrambi fanno parte del consiglio direttivo, composto in totale di sette componenti, con due membri di diritto e tre eletti dalla commissione scientifica, altro organismo importante per il programma di attività. Infine, opera anche il revisore dei conti.

Quale evento è stato determinante per la beatificazione di Giuseppe Toniolo ?
Lui era molto legato a Pieve di Soligo, solitamente trascorreva nell’amena cittadina i periodi estivi e, proprio nel 2006 è avvenuta la guarigione di un suo giovane, grazie alla sua intercessione. dopo un grave infortunio, era stato considerato privo di speranze di vita: la comunità cristiana pievigina aveva a lungo pregato e chiesto l’intercessione del Toniolo. Il dossier relativo è stato analizzato e vagliato da commissioni mediche e teologiche in diocesi e in Vaticano, fino al riconoscimento del miracolo avvenuto da parte di papa Benedetto XVI nel gennaio 2011. Così il 29 aprile 2012 si è svolta a Roma la solenne cerimonia di beatificazione, con grande partecipazione dei fedeli vittoriesi e con grande gioia naturalmente del comitato nazionale presieduto dall’arcivescovo Domenico Sorrentino.

Come è nata l’idea “Le vie dei Santi”?
Vista l’enorme eredità lasciata da Giuseppe Toniolo, arricchita dalla sua visione lungimirante che si esprime nell’attualità del suo pensiero, abbiamo pensato di strutturare un percorso adeguato a portare all’attenzione delle persone i luoghi di ineguagliabile bellezza che si mostrano come piccoli gioielli di un tesoro inestimabile, custodito dal nostro territorio. Si tratta di un grande patrimonio dove vite, eventi, storia, arte e santità hanno modellato per secoli una terra che sa incantare con tale grazia il visitatore da essersi meritata l’ambito riconoscimento dall’Unesco come Patrimonio mondiale dell’Umanità.

Come è organizzato e quali sono le linee d’azione dell’Istituto Diocesano e le Vie dei Santi?
La nostra attività è nata in diocesi a partire dalla beatificazione, con un primo coordinamento di soggetti pastorali, uffici e associazioni. Poi nel 2017 è sorto l’IBT, che segue tre campi principali di azione: l’impegno per la canonizzazione del beato Toniolo, la dottrina sociale cristiana e la promozione dell’arte sacra, della cultura e della bellezza, compreso il turismo religioso e conviviale. Innanzitutto, siamo attivi per far conoscere e divulgare l’esempio di vita e le opere del Toniolo, anche per poter favorire la devozione popolare e la richiesta di grazie. Il mese che si snoda dal 4 settembre al 7 ottobre è dedicato al Toniolo, molti sono i gruppi e le delegazioni che arrivano a pregare sulla sua tomba, anche durante l’anno.
 
Il secondo filone concerne la dottrina sociale, e in questo ambito rientra il Premio Giuseppe Toniolo giunto nel 2024 alla nona edizione, sempre con tema annuale differente nelle tre sezioni nazionale, regionale e diocesana. Ricordiamo che Giuseppe Toniolo fu un apostolo dell’enciclica Rerum Novarum, egli era stimato dall’allora Pontefice Leone XIII ed era in rapporto personale con lui. In passato abbiamo premiato personaggi illustri come l’imprenditore Leonardo Del Vecchio, l’arcivescovo Domenico Sorrentino, l’economista, l’arcivescovo Domenico Sorrentino, l’economista Stefano Zamagni, il giornalista Antonio Polito, lo scrittore francese Jean de-Saint Cheron e, proprio il 7 ottobre scorso, il presidente della Fondazione per la Natalità e coordinatore del progetto Immischiati, Gianluigi De Palo.  Insieme a loro, in questi anni, abbiamo premiato tanti esponenti della società civile, della cultura e della solidarietà, anche tra i giovani.

Il terzo filone riguarda la valorizzazione dell'arte sacra del notevole patrimonio diocesano. Abbiamo pensato che, come lui sapeva interpretare le novità che si affacciavano ai suoi tempi, così noi dobbiamo guardare con lungimiranza al futuro, partendo da ciò che abbiamo già in abbondanza. Guardare all'avvenire da un'altra prospettiva ci permette di far si che tutto il nostro immenso patrimonio artistico culturale non si dissipi ma sia condiviso, in maniera da rendere consapevole la comunità cristiana e civile della ricchezza che ci circonda. E questa divulgazione non riguarda solo visite guidate con esperti d’arte e operatori, ma l’organizzazione di eventi, rassegne concertistiche, concerti, convegni, patrocini e presentazioni di libri, contributi sui temi del turismo religioso e conviviale, lavorando in stretta sinergia con le associazioni e le istituzioni locali, facendo rete per rete così da far rendere consapevoli noi stessi, cittadini di questo territorio, di maniera tale che questo ci porti a comunicare e far conoscere nel miglior modo possibile a chi viene da fuori la nostra storia e la nostra identità. 

Abbiamo operato anche con la produzione di materiale di documentazione, come le due collane di filmati brevi sulle chiese più belle del territorio dal punto di vista storico e artistico, rispettivamente i 51 video dei “Luoghi del Sacro in terra UNESCO” e i 25 dei “Luoghi del Sacro tra Piave e Livenza”. L’iniziativa è stata accolta da grande successo.

Come intendete coinvolgere le persone della zona? Se una persona volesse avvicinarsi alla vostra istituzione e collaborare può farlo?
Certamente, a chi volesse sentisse di voler seguire questo particolare percorso culturale e sia disponibile a dedicare parte del suo tempo all’opera di volontariato all’interno dell’IBT offriamo la possibilità di seguire corsi di formazione e accompagnamento. Il nostro intento ispirato dallo spirito del beato Toniolo è di coinvolgere il maggior numero di persone nella nostra realtà, promuovendo la nascita di gruppi locali che si impegnano ad avere cura e a custodire luoghi di bellezza nelle varie località della nostra diocesi, così che questa attività diventi momento di condivisione e aggregazione per essere partecipi di un’esperienza comunitaria e cristiana.
 
Abbiamo costruito in questa nostra diocesi gruppi affiatati di persone che sono custodi della bellezza, attraverso la quale la fede vive la sua dimensione più eccelsa non solo come immagine ma anche come tradizione che perpetua il nostro essere partecipi attivamente di un esperienza comunitaria cristiana, tenacemente orgogliosa e viva nei suoi valori sopravvissuti ad ogni generazioni e forse oggi rinvigoriti da un risveglio spronato dal fuoco della grazia che comprendiamo circondare la nostra vita, ogni giorno.

Conclusione
La nostra missione è dare continuità al lavoro straordinario che ha compiuto Giuseppe Toniolo e, dopo dieci anni di intensa attività e iniziative, abbiamo voluto fissare in dodici punti la linea da seguire per portare il suo messaggio, quanto mai attuale , per promuovere un nuovo umanesimo che riporti nelle vite delle nostre comunità valori fondamentali e autentica speranza. Tutto questo viene manifestato nella “Carta Toniolo” che riassume nel testo e nell’impegno della frase “Noi vogliamo”, la volontà di riportare al centro la persona, in una visione che comprende una moltitudine di aspetti, da quello culturale all’economia, dall’etica al sociale. La persona si sentirà altresì orgogliosa della propria tradizione e tenace nel conservare questo patrimonio per consegnarlo alle generazioni che verranno alle quali sarà affidato il compito di perpetuare questo nobile intento di rendere viva e condivisa questa ingente e straordinaria eredità. Tutto questo è necessario affinché ogni essere umano viva in pienezza la propria vota, conosca l’importanza della cooperazione contribuendo al comune benessere, partecipando ad un vivere intenso e pacifico, fondato su valori forti e immutabili, il tutto riflesso nella cura e nella solidarietà che dona a noi la pienezza di una vita costantemente avvolta dal dono della bellezza. Questa è l’ispirazione che ci guida come una stella polare, lascito inestimabile di Giuseppe Toniolo, simbolo di santità laicale.

Monia Pin







Treviso, Veneto

Tiramisù World Cup sempre più internazionale

TREVISO - Cresce di anno in anno la partecipazione di concorrenti stranieri alla Tiramisù World Cup, quest’anno dal 10 al 13 ottobre, in piazza Borsa a Treviso. Nell’anno delle Radici Italiane all’estero, la manifestazione conta oltre il 30% di iscritti provenienti da Europa, Americhe e Asia, a conferma del riconoscimento che la manifestazione ottiene a livello internazionale nella promozione del dolce al cucchiaio più famoso nel mondo.

Alla vigilia dell’edizione che ha per tema “Treviso e le Radici”, Francesco Redi (ideatore della rassegna) traccia una previsione sul futuro del dessert italiano più popolare: «Per il terzo anno consecutivo, le nostre Selezioni si sono svolte anche oltreoceano, dove l’interesse per la TWC è sempre maggiore. A dirlo sono i dati, che già nell’anno di ripresa dal lockdown calcolavano un valore di mercato del Tiramisù confezionato che sfiorava il miliardo di euro: nel giro dei prossimi 7 anni è prevista una ulteriore crescita che raggiungerà l’1,5 miliardi di euro*». «Ad accompagnare questa espansione sarà anche la differenziazione dell’offerta, che andrà incontro ai gusti del pubblico - dice ancora Redi - . Durante la nostra manifestazione, riscontriamo come la fantasia dei nostri concorrenti nella ricetta creativa del Tiramisù sia la riprova di una voglia di provare nuovi sapori, senza snaturare l’essenza del dolce».

Dopo le selezioni estive a Toronto (Canada) e a San Paolo (Brasile), che hanno portato i rispettivi vincitori a gareggiare a Treviso, anche questo autunno sono attesi 240 concorrenti che nel Grand Final si contendono il titolo di “Tiramisù più buono del mondo”, sia nella ricetta originale (cinque ingredienti: uova, zucchero, mascarpone, savoiardi, caffè e cacao) sia in quella creativa (con la possibilità di aggiungere tre ingredienti sostituire il biscotto).

Per l’8ª edizione, è previsto un ricco programma di appuntamenti che vede, fra gli altri, anche un momento dedicato a Roberto “Loli” Linguanotto, padre del Tiramisù di Treviso.

«Abbiamo voluto rendere omaggio alla persona che ha regalato al mondo quello che è diventato uno dei simboli della cucina italiana nel mondo - dice ancora Francesco Redi della Twissen - . Ci saranno poi altri appuntamenti che ci porteranno alla scoperta delle radici italiane e della storia familiare dei tanti connazionali all’estero. E quale modo migliore di raccontare le nostre origini se non attraverso il dolce simbolo dell’italianità quale è il tiramisù?».Mario Pozza, presidente della Camera di Commercio di Treviso - Belluno | Dolomiti:

«Esprimo il mio apprezzamento per la Tiramisù World Cup, una manifestazione di che valorizza una delle eccellenze gastronomiche più amate del nostro territorio. Gli eventi Eno-gastronomici rappresentano un volano fondamentale per lo sviluppo turistico, coniugando nel contempo la valorizzazione delle tradizioni e delle identità locali. L’Ente camerale collabora da tempo e sostiene questa iniziativa, che ospitiamo anche quest’anno nella nostra sede, promuovendo così le nostre tradizioni culinarie di eccellenza e la diffusione del nostro patrimonio eno-gastronomico a livello internazionale. Anche come presidente di Assocamerestero, accolgo con favore la collaborazione con la Camera di Commercio Italo-Brasiliana di San Paolo, sottolineando l'importanza delle Camere di Commercio Italiane all'estero nella promozione dell'economia italiana e nel contrasto all'Italian sounding. Il mercato brasiliano è cruciale per le imprese di Treviso e Belluno, grazie alla sua vasta popolazione e al crescente interesse per la gastronomia italiana come pasta, olio d’oliva e vino. Il Brasile, ricco di risorse naturali e tra i principali produttori di petrolio, sta cercando partnership tecnologiche per migliorare la produttività agricola, la sostenibilità ed apre opportunità per l’ industria legata alla decarbonizzazione.

Inoltre, il Brasile - conclude il Presidente Pozza funge da hub per l'America Latina, con circa 1.000 filiali di imprese italiane già presenti. Le esportazioni italiane verso il Brasile hanno raggiunto i 5,4 miliardi di euro, con il Veneto in evidenza per l'export di Prosecco, che ha totalizzato un milione di euro nel 2023».

Federico Caner, assessore al Turismo della Regione Veneto
«Il Grand Final nella città di Treviso non è che la “ciliegina sulla torta” di una manifestazione cresciuta in modo esponenziale, tanto da conquistare in appena 8 anni un pubblico sempre più vasto sia in Italia sia all’estero, composto da golosi di questo dolce al cucchiaio ma anche da semplici curiosi, coinvolgendo un numero sempre in aumento di aspiranti chef alle prime armi . Il Tiramisù, di fatto, è un dessert da sempre presente sulle nostre tavole, che racchiude in ogni cucchiaio il sapore dei ricordi e delle radici venete, tant’è che è stato riconosciuto prodotto agroalimentare tradizionale nazionale anche dal Ministero delle Politiche Agricole. Per tutti noi non si tratta solo di un vanto, ma è la conferma che una ricetta tramandata di generazione in generazione ha saputo diventare il simbolo di Treviso e del Veneto».

Mario Conte, sindaco di Treviso
«La Tiramisù World Cup è la competizione dedicata al dolce più importante al mondo. Non solo perché è dedicata a un dolce conosciuto in ogni angolo del pianeta ma anche perché vanta un'organizzazione che valorizza questa eccellenza a 360 gradi, dagli ingredienti al territorio. Ringraziamo Francesco Redi e Twissen per essere riusciti, anche quest'anno, a portare la "trevigianità" nel mondo e a organizzare una 3-giorni che unisce generazioni di golosi e appassionati. Sarà una festa della Città».

Giulia Casagrande, presidente della Fondazione Marca Treviso.
«La Tiramisù World Cup si conferma l'evento eno-gastronomico ricorrente di maggior importanza per il nostro territorio. La formula si è fatta conoscere a livello internazionale, generando un flusso di turisti che - insieme anche ad altre iniziative - non può passare ignorato dagli addetti ai lavori. La Fondazione ha da subito deciso di essere al fianco di questo progetto e continuerà a sostenerlo nella sua valenza turistica e promozionale grazie al vettore gastronomico che esalta la tradizione»

Dania Sartorato, presidente Unione provinciale Confcommercio Treviso e presidente Fipe Treviso
«Il tema 2024 delle radici mi affascina molto, lo trovo suggestivo. Il tiramisù è radici, identità, memoria. Per un turista è un motivo per tornare. Mi piace però pensare che se in questi anni, grazie all’immenso lavoro promozionale costruito con questa manifestazione, siamo riusciti a rafforzare le radici del nostro dolce, ora dobbiamo continuare a progettare e fornire le ALI, per farlo volare ancora più alto nel mondo. Le radici per tornare, le ali per volare: sono motivazioni concrete che ci fanno capire l’importanza della TWC, che torna ogni anno con sempre maggiore significato, sapendo aggregare operatori, cittadini, categorie, la comunità tutta».

Paolo Caratossidis, presidente del Festival della Cucina Veneta e promotore del Tour delle Eccellenze Venete:
«Il Tiramisù di Treviso è un dolce iconico che ha scavalcato i confini regionali, diventando una delle ricette italiane più apprezzate al mondo. Nel 2024 – grazie al nostro impegno – è stato iscritto tra i P.A.T. (Prodotti Agroalimentari Tradizionali) italiani con oltre 25 anni di storicità. Per noi che dal 2019 abbiamo scommesso sulla ricchezza del patrimonio culinario del Veneto, rappresenta la punta di diamante della nostra offerta gastronomica. Porteremo a Treviso una selezione di eccellenze indiscusse del territorio, sia come prodotto, sia sotto forma di ricetta o preparazione. Racconteremo una terra che per motivi storici e geografici è una vera superpotenza dei sapori. In serbo, anche un omaggio anche alla cucina delle radici con un cooking show ispirato al Brasile e alla cucina veneta».

Laura Forti, redattrice de La Cucina Italiana, media-partner della TWC24
«Sono contenta di far parte della Giuria per il terzo anno, in una iniziativa che allarga sempre più i suoi confini nel mondo. È un appuntamento che riunisce ormai alcuni affezionati partecipanti, che si ritrovano come in una famiglia: un concetto molto amato dalla cucina italiana, che anche attraverso il tiramisù, dolce iconico in patria e fuori, esprime l’amore per la condivisione con la propria famiglia, dì sangue e di elezione. È quindi un onore per me rappresentare La Cucina Italiana, per cui lavoro, in questa dolcissima coppa del mondo». Anche in questa edizione, La Cucina Italiana, storica rivista di gastronomia fondata nel 1929, consegnerà il Premio Speciale LCI, oltre a ricoprire il ruolo di Presidente della Giuria della Finale.

LA DEGUSTAZIONE IN LOGGIA DEI CAVALIERI
Anche quest’anno, presso la Loggia dei Cavalieri nel cuore di Treviso, è possibile degustare i Tiramisù dei Campioni del Mondo delle passate edizioni (e non solo).

È possibile acquistare i tiramisù direttamente presso la Loggia oppure online (clicca qui) e poi ritirarlo presso la cassa dedicata (evitando la coda) nei giorni 11 e 12 ottobre (dalle 14 alle 18) e il 13 ottobre (dalle 10 alle 18).

In Loggia sarà possibile assaggiare:
Tiramisù originale di Patricia Guerra, campionessa TWC 2023;
Tiramisù “Carpe Diem” al Bacio di Giuseppe Salvador, campione TWC 2022;
Tiramisù con cacao venezuelano di Stefano Serafini, campione TWC 202;
Tiramisù agli agrumi di Sicilia di Diletta Scandiuzzi, campionessa TWC 2018.

E ancora:
Tiramisù originale gluten free di Dolcefreddo Moralberti;
Tiramisù alla Nutella di Dolcefreddo Moralberti;
Tiramisù al dulce de leche di Dolcefreddo Moralberti

È inoltre possibile degustare:
Calice di Prosecco DOC Extradry di La Marca;
Coppetta con una pallina di gelato al gusto Tiramisù dell’Associazione Accademici Italiani Gelatieri Artigiani (sabato e domenica)

Treviso, Vittorio Veneto

La raccolta Evo Solidale: andar per olive a Prati di Meschio

VITTORIO VENETO - Una giornata all’insegna dell’agricoltura e della solidarietà, dove la comunità è invitata a partecipare alla raccolta delle olive, per trascorrere insieme momenti conviviali e di lavoro: questa sarà “LA RACCOLTA EVO SOLIDALE”, l’evento di raccolta delle olive aperto al pubblico, organizzato dall’az. agr. Prati di Meschio e giunto alla seconda edizione.

Dopo il successo della prima edizione, che ha visto la partecipazione di 200 persone, la famiglia Balbinot, che gestisce l’azienda agricola dagli anni 50, ha deciso di rinnovare l’impegno verso la solidarietà: parte dell’incasso della giornata sarà infatti devoluto in beneficenza a favore della cooperativa sociale Terra Fertile di Vittorio Veneto, attiva nel campo dei servizi alla persona fragile con progetti inerenti anche all’ambito agricolo.

Le persone che frequentano i centri diurni di Terra Fertile parteciperanno all’evento con le loro famiglie: insieme ai loro operatori e in collaborazione con il personale dell’azienda agricola Prati di Meschio, saranno coinvolti nelle operazioni di raccolta e nella gestione dell’agri pic-nic. Anche una parte dell’incasso derivante dalla vendita dell’olio extra vergine d’oliva che verrà spremuto da questa raccolta sarà devoluto a favore dei progetti della cooperativa Terra Fertile.

Il programma di domenica 20 ottobre è prevede una intensa mattinata di lavoro in oliveto, dove i partecipanti, opportunamente formati e seguiti dal personale dell’azienda agricola Prati di Meschio, raccoglieranno a mano le olive in alcuni filari dei due ettari di oliveto tra il comune di Vittorio Veneto e quello di Cappella Maggiore. Prima della raccolta, chi lo desidera potrà, previa iscrizione, partecipare anche a una seduta di yoga tra le vigne.

Alle ore 12 si fermerà il lavoro, per portare le olive raccolte direttamente al frantoio, dove verrà immediatamente spremuto a freddo per essere poi degustato nel pomeriggio. Nell’attesa, si svolgerà l’agri pic-nic tra prato e vigneto, offerto dalla famiglia Balbinot, durante il quale i partecipanti potranno degustare i prodotti dell’azienda agricola: pancetta e pastin dai maiali allevati in loco, uova sode delle galline ruspanti, birre artigianali realizzate dal birrificio SantjaGo con i cereali di Prati di Meschio e vino ottenuto dalle uve glera e pinot nero dell’azienda agricola. Prima dei saluti, ci sarà una degustazione del gelato realizzato con l’olio d’oliva.

Saranno presenti anche dei Sommelier FIS per guidare i partecipanti nella degustazione dell’olio extra vergine d’oliva prodotto dall’azienda agricola Prati di Meschio.

Nel contributo di partecipazione – 20 euro per gli adulti, 10 euro per i ragazzi fino ai 13 anni – è compresa la partecipazione all’agri pic-nic, tutte le bevande e le degustazioni di olio, vino e birra. Parte del ricavato verrà devoluto in beneficenza alla cooperativa TerraFertile.

Per prenotare la partecipazione: https://forms.gle/EWEy8tqWmVUzwSXu8
Per informazioni: 349.6339803
In caso di maltempo la manifestazione sarà annullata.

Evento organizzato in collaborazione con la Pro Loco di Vittorio Veneto, con il patrocinio del Comune di Vittorio Veneto e di Confagricoltura Treviso.
Con il supporto di: Banca della Marca, Permasteelelisagroup, Danieli macchine agricole, Punto Infissi Srl, Moreno service in cucina, impermeabilizzazioni Polentes, Birrificio SantjaGo, Salvadori agricoltura, Agriscudo, Goppion Caffè, Lino Sonego

Cultura, Treviso, Veneto

17° Premio Letterario Gambrinus, Veneto e Sicilia sul podio

TREVISO - Sabato 12 ottobre all’Auditorium della Fondazione Cassamarca a Treviso sono stati premiati i vincitori, scelti tra 50 partecipanti provenienti da tutta Italia che hanno indagato il tema “Artigianato. Plurale e femminile”: la Sezione Letteraria ha visto trionfare due ragazzi di Vittorio Veneto (Treviso) e San Donà di Piave (Venezia), seguiti da uno studente di Acireale (Catania), mentre per la Sezione Multimediale si sono classificati un gruppo di studenti di Vittorio Veneto (Treviso), una studentessa di Mirano (Venezia) e un gruppo di Acireale (Catania).

Il Premio Speciale della Camera di Commercio di Treviso - Belluno | Dolomiti per la Sezione Letteraria è stato destinato ex aequo a due studentesse di Trento e di Vittorio Veneto e per la Sezione Multimediale ex aequo a due ragazzi di Vittorio Veneto e ad un gruppo di Castelfranco Veneto. Il Super Premio dei Giovani Lettori, assegnato con spoglio in diretta da 50 studenti selezionati all’interno della Consulta provinciale degli studenti, è stato attribuito per la Sezione Letteraria a Davide Rossi (già primo classificato) e per la Sezione Multimediale a Carlo Musmeci, Elisa Altana, Gabriele Ardizzone, Serena Leonardi, Sara Romeo, Nicoletta Sorbello e Alessia Vasta (già terzi classificati).

Oggi sabato 12 ottobre il Premio Letterario Gambrinus Mazzotti Giovani , promosso dall’Associazione “Premio Letterario Giuseppe Mazzotti” ODV in collaborazione con il CAI – Club Alpino Italiano, sostenuto dalla Camera di Commercio di Treviso e Belluno|Dolomiti e riservato agli studenti delle scuole superiori nazionali, croate e slovene (di lingua italiana), ha incoronato i vincitori della 17esima edizione a Treviso, nell’Auditorium della Fondazione Cassamarca: sono stati assegnati i tre premi previsti per la Sezione Letteraria e altrettanti per la Sezione Multimediale, insieme al Premio Speciale della Camera di Commercio di Treviso - Belluno|Dolomiti , destinato sia ad un elaborato della Sezione Letteraria sia ad uno della Sezione Multimediale, e al Super Premio dei Giovani Lettori, attribuito con spoglio in diretta ad un elaborato scritto e ad un video.

In questa 17esima edizione gli studenti sono stati invitati a sviluppare il tema “Artigianato. Plurale e femminile” , scoprendo storie ed esperienze di creatività professionale che abbiano come protagoniste le donne o gruppi di persone unite dalla passione per il lavoro manuale e impegnate a dare continuità agli antichi saperi. Hanno partecipato 33 elaborati letterari e i 17 video , prodotti da studenti degli istituti d’istruzione superiore di tutto il territorio italiano, dal Trentino - Alto Adige alla Sicilia.

“ Il tema che abbiamo voluto proporre quest’anno agli studenti – spiega Angelo Squizzato, presidente dell’Associazione Premio Letterario Giuseppe Mazzotti – valorizza un ambito molto caro a Bepi Mazzotti, quello dell’artigianato di tradizione, declinandolo in chiave contemporanea . I dati presentati a marzo durante la Convention Impresa Confartigianato, infatti, evidenziano che il ruolo delle donne in questo settore è sempre più centrale: le artigiane italiane (circa un milione e mezzo) rappresentano il 16,4%, la più alta percentuale europea rispetto al totale delle donne occupate.

Nel solo Veneto sono quasi 36mila le donne con cariche nelle imprese artigiane, il numero più alto in Italia dopo la Lombardia. Gli studenti che si sono misurati con l’argomento hanno prodotto lavori molto interessanti, valorizzando al tempo stesso storia, imprese e territorio ”.​ I vincitori . Sono stati ben 12 i premi consegnati nel corso della cerimonia della 17esima edizione del Premio Letterario Gambrinus Mazzotti Giovani, e le regioni più rappresentate sul podio sono state il Veneto (7 premi) e la Sicilia (2 premi), seguite dal Trentino – Alto Adige (un premio).

Nella Sezione Letteraria si sono distinti Davide Rossi della 4^ D del Liceo Artistico “Bruno Munari” di Vittorio Veneto, Treviso, con “Intelligenza artigianale” (primo classificato), un racconto che contrappone l’abilità manuale e la creatività, Giacomo Bardella della 5^ M Sistema Moda dell’Istituto “Scarpa-Mattei” di San Donà di Piave, Venezia, con “Pater, panem” (secondo), un testo che esalta la preziosità di un’attività semplice come preparare il pane, e Simone Blasco della 4^ Cs del Liceo “Archimede” di Acireale, Catania, con Eredità” (terzo), una poesia in cui si esalta il ruolo delle donne custodi di antichi saperi e segreti.

Per la Sezione Multimediale si sono classificati Alessio Fornasier con Sofia Bonino, Emma Pilat, Giulia Chies della 4^ C del Liceo Artistico “Bruno Munari” di Vittorio Veneto, Treviso, con “Sartè – La bottega del reinventarsi” (primi), videointervista alla titolare della bottega sartoriale di Vittorio Veneto, Angelica Patron della 4^ A Turistico dell’Istituto “8 Marzo - Konrad Lorenz” di Mirano, Venezia, con “Essere donna” (seconda), un video emozionale che accosta riprese, disegni e foto d’epoca, e Carlo Musmeci con Elisa Altana, Gabriele Ardizzone, Serena Leonardi, Sara Romeo, Nicoletta Sorbello e Alessia Vasta della 4^ C del Liceo “Archimede” di Acireale, Catania, con “Neviere. Granite e donne straordinarie: le "etnee" custodiscono segreti e antiche tradizioni” (terzi), un lavoro che racconta la storia della bisnonna Giuseppina, nivarola che trasformava la neve dell’Etna in golose granite, e della pronipote che ne porta avanti l’attività.

Accanto ai premi tradizionali, dalla scorsa edizione è stato introdotto il Premio Speciale della Camera di Commercio di Treviso - Belluno | Dolomiti : per la Sezione Letteraria è stato assegnato ex aequo a Chiara Merler della 5^ D del Liceo Linguistico “Alessandro Vittoria” di Trento con “La tessitrice dimenticata”, dedicato allo spirito imprenditoriale di un’artigiana del Seicento, e a Emma Piazza della 4^ C del Liceo Artistico “Bruno Munari” di Vittorio Veneto, Treviso, con “La bottega di cera”, un testo in cui l’autrice racconta la scoperta di un negozio artigianale di candele in cui trova originali pensieri natalizi per le amiche. 

Per la Sezione Multimediale , invece, il riconoscimento è stato destinato ex aequo ad Alberto James Grando con Pietro Della Giustina della 3^ D del Liceo Artistico “Bruno Munari” di Vittorio Veneto, Treviso, con “St. Georges, dalle donne... per le donne”, racconto di un’impresa familiare attraverso le voci delle donne delle generazioni che si sono succedute, e ad Alessandro Ditaranto con Liliana Catalano, Marii Mezak, Menahel Farooq, Silvia Cantele della 4^ AL dell’Istituto “Carlo Rosselli” di Castelfranco Veneto, Treviso, con “Lo spirito artigiano”, video dedicato alle donne artigiane di Bassano del Grappa.

“ La Camera di Commercio sostiene con convinzione il Premio Letterario Gambrinus Mazzotti e il Premio Letterario Gambrinus Mazzotti Giovani per le competenze affidatele, nella ferma convinzione che la cultura rappresenti un valore fondamentale per costruire una società migliore . Siamo particolarmente attenti alla formazione dei giovani, promuovendo iniziative di alto valore che incoraggiano l'espressione nelle diverse arti, facilitando il dialogo e il confronto. Vogliamo comprendere come le nuove generazioni affrontano le sfide del presente e quali sono le priorità su cui lavorare per creare una società etica, sostenibile e capace di offrire soddisfazioni professionali. In questo contesto, riteniamo cruciale valorizzare le professioni artigiane e quelle località montane dal grande fascino turistico, che possono però diventare anche scenari per nuove professioni capaci di restituire valore e recupero al nostro territorio", spiega Mario Pozza, presidente della Camera di Commercio di Treviso -
Belluno|Dolomiti .

Nel corso della cerimonia, inoltre, è stato attribuito il Super Premio dei Giovani Lettori , assegnato da una giuria formata da 50 studenti selezionati all’interno della Consulta provinciale degli studenti, 30 trevigiani e 20 bellunesi, con spoglio in diretta: il premio, un tablet di ultima generazione, è stato vinto da Davide Rossi con “Intelligenza artigianale” (Sezione Letteraria) e da Carlo Musmeci, Elisa Altana, Gabriele Ardizzone, Serena Leonardi, Sara Romeo, Nicoletta Sorbello e Alessia Vasta con “Neviere”. (Sezione Multimediale).

L’elevata qualità dei lavori partecipanti ha giustificato la segnalazione di alcune opere : nella Sezione Letteraria “Lena e il pettirosso” di Giulia Giorgia Dediu e “Le vetraie ribelli” di Noemi Polli, entrambe della 5^ AE dell’Istituto “Arturo Martini” di Schio, Vicenza; nella Sezione Multimediale “Il potere delle donne” di Francesca Andriano della 3^ B del Liceo Scientifico “Archimede” di Acireale, Catania, e “L’artigianato oggi” di Igmire Hanan della 3° AE dell’Istituto “Arturo Martini” di Schio, Vicenza.

I testimonial.
Ospiti della cerimonia saranno due giovanissimi esempi di tenacia e impegno : Gabriel De Toffoli, arciere paralimpico quattordicenne in forza al gruppo Arcieri del Piave, e Caterina Contento, diciottenne nominata nel 2024 Arciere della Repubblica per la sua lotta a favore dell’ambiente. Il tema della 18esima edizione . Per l’anno scolastico 2024/2025 il Premio Gambrinus Mazzotti Giovani propone di riflettere su un altro tema molto caro a Bepi Mazzotti, la montagna, raccontando l’emozione e il desiderio di conoscerla .

“La montagna non è solo nevi e dirupi, creste, torrenti, laghi, pascoli. La montagna è un modo di vivere la vita. Un passo davanti all'altro, silenzio tempo e misura”: mutuando le parole dello scrittore Paolo Cognetti, gli studenti sono invitati a guardare alla montagna come paesaggio “naturale”, con le sue foreste, le casere solitarie e gli animali al pascolo, le pareti di roccia e i torrenti di acqua fresca, ma anche come spazio che l’uomo ha abitato grazie a un lungo adattamento e un misurato uso delle risorse. La montagna come luogo di fatica, scoperta e contemplazione, dimensione da attraversare, dove la natura impone la sua bellezza ma incute soggezione e rispetto, sentimenti che si vanno smarrendo nel cuore dell'uomo.
Vicenza, Veneto

Icm Maltauro completa maxisvincolo con ponte sospeso in Austria

VICENZA - Gruppo Icm-Impresa Costruzioni Maltauro di Vicenza ha completato i lavori dell'intersvincolo A26 Liner Autobahn, in Austria, progetto del valore di circa 200 milioni di euro, il cui 'cuore' è il nuovo ponte strallato in acciaio, a quattro corsie, sospeso sul fiume Danubio, a ovest della città di Linz.

Lunga 305 metri e del peso complessivo di 2.200 tonnellate, l'opera vanta un design avveniristico inserito in un contesto ambientale particolarmente suggestivo, ed è dotata di un sistema di cavi ancorati alle rocce dei due pendii montuosi, che consentono la sospensione della struttura senza l'ausilio di piloni.

Alle due estremità sono innestati altrettanti tunnel in sotterraneo, che connettono l'autostrada a tre svincoli di collegamento con le strade statali.
L'opera include inoltre una stazione di controllo del tunnel e altri edifici di supporto dedicati alla supervisione dell'opera, alla stabilizzazione della roccia e all'implementazione delle misure di sicurezza.

L'intersvincolo rappresenta l'ultima delle opere concluse da Icm nel 2024, tra cui figurano l'interconnessione tra la A4 Brescia-Padova e la Superstrada Pedemontana e la stazione Chiaia della linea 6 della Metropolitana di Napoli. Nel primo semestre 2024 Icm ha registrato un fatturato di 350 milioni, con una previsione di 720 milioni a fine anno, +5% sul 2023. La società vicentina oggi gestisce un portafoglio consolidato di oltre 3,5 miliardi, l'80% del quale è costituito da commesse in Italia, di cui 1,1 miliardi con fondi Pnrr, con circa 200 nuove assunzioni.

Nel Piano Industriale approvato lo scorso aprile il Gruppo punta ad acquisire nuove commesse per circa 2,3 miliardi nel triennio 2024-2026, e 69 milioni di investimenti.
Cultura, Treviso, Conegliano

 “ Sai che gli alberi parlano? ... a Madre Terra. Incontro a Farra di Soligo

FARRA DI SOLIGO (TV) - “ Sai che gli alberi parlano? ... a Madre Terra ”: mercoledì 16 ottobre alle ore 20:30 nella Biblioteca Comunale di Farra di Soligo l’incontro letterario-musicale con la voce narrante di Silvia Da Re e le chitarre del duo LesAmis. Mercoledì 16 ottobre alle ore 20:30 nella Biblioteca Comunale di Farra di Soligo si svolgerà il reading con accompagnamento musicale dal titolo “ Sai che gli alberi parlano? ... a Madre Terra ”.

Protagonisti della serata saranno la voce narrante di Silvia Da Re e le chitarre di Federica Basso e Gaetano Di Grazia, che formano il Duo “Les Amis”. Il titolo della serata è tratto dal testo omonimo degli autori Käthe Recheis e Georg Bydlinski , che parla della cultura, della saggezza e della spiritualità degli Indiani d’America, in cui emerge il profondo amore e rispetto di questa popolazione per la vita e per la Terra. I nativi americani vivevano in simbiosi con l'ambiente e la Madre Terra. Alcune delle loro parole al giorno d’oggi risultano profetiche e costituiscono stimoli assai attuali per l’uomo moderno, per permettergli di ritrovare finalmente quel cammino di comunione con tutti gli esseri viventi e con la natura. 

Il programma “Sai che gli alberi parlano” vuol essere un’ode alla natura, un invito a riscoprirla e a gioirne, ad agire in base alla propria coscienza. Tutto questo attraverso poesie e scritti che provengono da tante culture, ma che sempre pongono al centro Madre Terra. Le letture saranno a cura di Silvia Da Re, accompagnate dalla musica del Duo LesAmis, formato dai musicisti Federica Basso e Gaetano Di Grazia. I testi sono tratti dal libro “ Sai che gli alberi parlano? La saggezza degli indiani d’America ” di Käthe Recheis e Georg Bydlinski e da brani tratti da altri autori, come Herman Hesse, Tich Nhat Hanh, Kahlil Gibran, Osho Rajneesh, Emily Dickinson e Gianni Rodari. Le musiche sono di Gaetano Di Grazia, di Ennio Morricone e di Mario Gangi.

La serata è inserita nella Bibliowee k, la tradizionale settimana di promozione delle biblioteche trevigiane promossa dalla Provincia di Treviso, che quest’anno si svolgerà dall’11 al 20 ottobre.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Per informazioni: e-mail biblioteca@farra.it, telefono 0438 901531 / 901524.
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Ultimo aggiornamento: 13/10/2024 21:09