Economia, Friuli V.G., Trentino A.A., Veneto

A Belgrado la missione "Sistema Nord-Est" Italia-Serbia

E' stata accolta a Belgrado dall'Ambasciatore d'Italia in Serbia, Luca Gori, la delegazione imprenditoriale del "Sistema Nord-Est", guidata dal Presidente di Finest, Alessandro Minon, accompagnato dall'Assessore regionale alla difesa dell'ambiente, energia e sviluppo sostenibile della Regione Friuli Venezia Giulia, Fabio Scoccimarro.

"Sistema Nord-Est" è il progetto promosso da Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, Regione del Veneto e Provincia autonoma di Trento per sostenere le imprese del Triveneto sui mercati esteri.

La due giorni e' iniziata con un Forum economico, aperto dal Presidente della Repubblica Vucic, ospitato presso la Camera di Commercio Serba - PKS alla presenza di circa 70 delegati istituzionali e imprenditoriali italiani e circa 100 aziende serbe. I lavori sono stati chiusi dal Primo Ministro serbo Vucevic. Nel corso dell'evento sono stati presentati gli strumenti governativi e finanziari messi a disposizione dal "Sistema Nord-Est" a sostegno delle imprese e le opportunità offerte dal mercato serbo. Le imprese italiane hanno quindi potuto partecipare ad una serie di incontri B2B con le controparti serbe. Presso la Residenza dell'Ambasciatore d'Italia, si è poi tenuto un incontro con il "Sistema Italia" e con gli imprenditori italiani che operano nel Paese. In questo ambito FINEST, Venicepromex - Agenzia per l'internazionalizzazione e Trentino Sviluppo hanno siglato una dichiarazione di intenti con CDP, Simest, SACE, Camera di Commercio Italo-serba e Confindustria Serbia, per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, con particolare attenzione al territorio del Nord Est. "L'area del nord-est dell'Italia rappresenta il cuore pulsante della nostra presenza imprenditoriale in Serbia, un quadrante che funge da volano della nostra cooperazione economica bilaterale.

Un legame dimostrato dalle dimensioni della delegazione arrivata a Belgrado, composta da circa 70 rappresentanti provenienti da Veneto, Friuli Venezia Giulia e Provincia Autonoma di Trento", ha dichiarato l'Ambasciatore Gori. "I B2B che i nostri imprenditori hanno avuto con oltre 100 aziende serbe e gli incontri con il Presidente Vučić e il Primo Ministro Vučević - ha aggiunto Gori - dimostrano l'importanza strategica di questa missione anche in vista del prossimo Vertice bilaterale".

"L'obiettivo della missione è di creare immediate opportunità di lavoro per le imprese trivenete presenti, tramite i business match con imprese serbe e l'individuazione di opportunità collegate a Expo Belgrado 2027 e al mondo dell'innovazione e della ricerca - ha dichiarato in apertura il Presidente di Finest S.p.A. Alessandro Minon -; inoltre, la presenza delle massime istituzioni e dell'intero sistema di supporto all'internazionalizzazione sia nazionale che triveneto, mira a favorire le migliori condizioni di business per ogni azienda che volesse crescere sul mercato serbo e balcanico in generale" ha concluso Minon.

L'Assessore alla Difesa dell'ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile della Regione Friuli Venezia Giulia Fabio Scoccimarro, presente alla missione su delega del Presidente Massimiliano Fedriga, ha ricordato come l'area balcanica ricopra un ruolo strategico nel programma di sviluppo delle relazioni economiche estere del governo italiano: "La missione a Belgrado rappresenta un tassello fondamentale nel rafforzamento dei rapporti economici e istituzionali tra il Friuli Venezia Giulia, gli altri territori del Sistema Nord Est e la Serbia, in linea con gli obiettivi del Piano Balcani promosso dal Governo italiano. Attraverso azioni sinergiche e concrete, puntiamo a promuovere nuove opportunità di business per le nostre imprese e a rafforzare l'integrazione economica nell'area. Questo impegno, che si basa su cooperazione e sostenibilità, mira a consolidare il ruolo strategico del nostro sistema produttivo nel contesto internazionale, favorendo investimenti, scambi commerciali e relazioni durature con i partner serbi."
Cultura, Treviso, Conegliano

Conegliano, Monte di Pietà tra arte, economia e storia locale

CONEGLIANO (TV) - Una nuova pubblicazione della collana “Perle di Conegliano” esplora la storia del Monte di Pietà di Conegliano. Il Rotary Club Conegliano e il Comune di Conegliano, con il generoso sostegno della famiglia Capraro, con Edizioni Grafiche Battivelli, hanno dato alle stampe la pubblicazione pocket “Da Monte di Pietà a Canon d’Oro, 500 anni di storia”, che sarà presentata venerdì 6 dicembre alle 18 presso l’aula magna “Renato Sartor” al Convento di San Francesco di Conegliano.

Interverranno oltre alle autorità e alle autrici, in rappresentanza della famiglia Capraro proprietaria dell’immobile, Carlo Capraro, Segretario Generale della Fondazione Cassamarca, e Federico Capraro, amministratore dell’Hotel Canon d’Oro.

La pubblicazione è articolata in tre sezioni. La principale è dedicata alla storia del Santo Monte di Pietà, ricostruita attraverso la disamina dei documenti d’archivio effettuata dall’archeologa, editor e giornalista Chiara Dall’Armellina e dalla docente e guida turistica professionista Laura Pasin, con il contributo fondamentale della Famiglia Capraro di Conegliano.

Nella seconda parte, affrontata dalla professoressa Laura Pasin, viene dato ampio spazio alla decorazione pittorica della facciata, i cui affreschi compiono 500 anni di storia, con l’analisi e il significato delle rappresentazioni e la diatriba sull’attribuzione a diverse mani attive in quel tempo sul nostro territorio. Una digressione è dedicata a Ludovico Fiumicelli, al quale i principali storici dell’arte attribuiscono la paternità dell’intero ciclo pittorico.

L’ultimo capitolo, a cura di Chiara Dall'Armellina, descrive il cambiamento di destinazione d’uso dell’edificio di via XX Settembre – la storia degli ultimi 200 anni - diventato osteria e poi albergo Canon d’Oro, il più iconico in centro a Conegliano, proprio grazie alla sua spettacolare facciata e alla sua affascinante storia.

Tradotta dall'italiano in inglese, è dotata di un ampio corredo fotografico del palazzo ma anche dei dintorni. All'interno gli scatti inediti del Monte di Pietà del fotografo coneglianese Diego De Martin e in copertina la facciata ritratta da Ennio Bornancin, per gentile concessione del Centro Coneglianese di Storia e Archeologia.

I proventi della pubblicazione saranno reimpiegati dal Rotary Conegliano per il restauro degli affreschi della Sala dei Battuti di Conegliano.
Treviso, Vittorio Veneto

Archivio digitale dell’edilizia privata: Vittorio Veneto pronto per il passaggio

VITTORIO VENETO (TV) – La Giunta di Vittorio Veneto ha deliberato per la digitalizzazione dell’archivio dell’edilizia privata custodito negli uffici comunali: si tratta si un immenso patrimonio cartaceo, su oltre 300 metri di scaffali, che raccolgono atti, mappe e numeri relative alle proprietà immobiliari site nel territorio comunale.

Il numero di richieste di accesso agli atti è in continua crescita: le pratiche edilizie e di compravendita richiedono ora infatti diverse copie degli atti, motivo per cui i professionisti necessitano di accedere all’archivio con maggior frequenza e in tempi molto spesso ristretti.

Nel corso del 2023 sono state 424 e nel 2024, fino ad ottobre, si registrano già 446 richieste di accesso, con tempi di risposta che si aggirano sui 30 giorni.

A partire da questa constatazione, la Giunta ha deciso di provvedere alla digitalizzazione dell’archivio. Il passaggio dal cartaceo al digitale consentirà agli uffici comunali e a tutti gli stakeholder di accedere agli atti in modo più rapido e preciso, oltre a garantire maggior salvaguardia dei documenti conservati all’interno dell’archivio edilizio.

Il progetto di digitalizzazione è stato finanziato per l'anno 2025 con l'importo di € 132.250: nell’immediato, verranno impiegati € 5.000,00 per l’avvio progetto, compreso lo studio di fattibilità e la richiesta alla soprintendenza .

Marco Dus, Assessore alla gestione del territorio del Comune di Vittorio Veneto: “Finalmente i professionisti potranno accedere in modo più agevole al nostro archivio, rendendo il lavoro più veloce ed efficace anche per i dipendenti comunali: la digitalizzazione è un’opportunità per poter operare meglio, siamo orgogliosi di poter mettere a disposizione dei vittoriesi questa nuova modalità di fruizione”
Sport, Treviso, Conegliano

Emozioni e tanti premiati alla quarta edizione del Festival dello Sport

FARRA DI SOLIGO (TV) - Anche quest’anno l’amministrazione comunale di Farra di Soligo ha voluto premiare i talenti sportivi del territorio, singoli atleti, squadre e persone impegnate per supportare questi sportivi, in un’occasione speciale per tutta la comunità. Presenti il sindaco Mattia Perencin , l’assessore allo sport Manuela Merotto , che ha curato l’evento insieme agli uffici comunali e altri rappresentanti dell’Amministrazione comunale, e Mario Collet , Fiduciario Locale del Coni Veneto.

Sono intervenuti, inoltre, per premiare i talenti sportivi del nostro Comune il Consigliere regionale Alberto Villanova , e il Consigliere provinciale Claudio Sartor . “Anche quest’anno – commentano il sindaco Perencin e l’assessore Merotto – abbiamo voluto premiare i nostri atleti che si sono distinti nel corso dell’anno per i loro risultati sportivi, perché l’impegno che questi ragazzi e i loro allenatori dedicano allo sport merita di essere premiato”.

La serata si è conclusa con un premio per i meriti sportivi ed un pensiero speciale a Giorgio Mazzer, tragicamente scomparso tre mesi fa. Elenco dei premiati di questa edizione del Festival dello Sport: Enrico Simoni (Union QDP), Ferracin Greta, De Faveri Lara, Targa Giorgia e Società ( Pattinaggio Artistico Vidor ), Pietro Pilat e Categoria Giovanissimi (Sprint Vidor La Vallata), Susan Paset e Rachele Paset (Team Breganze Millenium),Pancot Aurora (Blue Skate), Squadra Giovanissimi (Soligo Bike Team ), De Nardi Gabriele ( Benetton Rugby ), Formazione CSI, Squadra Under 12, Emma Garbuio e Anna Buogo (Volley Piave), Michele Feltre ( MTB Santa Marinella Cicli Montanini).

Altri premiati: Marco Casagrande (Team Due Rocche) , Zoe Favero ( Montebelluna Nuoto ), Bianca Pasqualato (Tarvisium Stella), Andreola Matteo (Team Treviso), Mattia Ferracin (Tennis Club Cornuda), Formazione Under 17 e Squadra Serie C (La Piave Volley), Narciso Verlato ( Basket Pieve ‘94), Marsura Dina (Associazione Anzani Farra), Riccardo Guizzo ( Moto Club Arsiè ), Paola Pederiva (Karate Club Valdobbiadene-Crocetta). 
Venezia, Veneto

Alunni geniali e le loro opere d'arte innovative, grazie all'ingegneria e all'energia

VENEZIA - Sono 388 gli alunni ingegnosi selezionati in 7 scuole veneziane per il progetto Arte Ingegneria Energia. Venezia partecipa con la 3^B dell'Istituto Comprensivo Dante Alighieri, Chioggia con la 2^ e 3^ Scuola Paritaria Paolo VI e con la 3^C della Scuola Giuseppe Olivi IC Chioggia Borgo. Per Mestre c'è la 3^G della Scuola Bellini IC Spallanzani, poi Mira con la 3^D della Scuola Gino Strada di Malcontenta IC Baseggio. A Martellago sono ben 11 le classi dell'IC Carlo Goldoni, mentre a Marghera ha aderito la 3^E della Scuola Ugo Foscolo di Catene IC Baseggio.

Ogni scuola realizzerà un’opera artistica integrata con elementi tecnologici funzionanti ad energia rinnovabile partendo da un’idea progettuale corredata da un programma di lavoro e disegni per rappresentare graficamente cosa si intende produrre. I laboratori di costruzione delle opere, supportati degli ingegneri in classe, si terranno a gennaio e febbraio 2025. Poi, tra marzo e aprile, le opere verranno messe in concorso like love su Facebook e valutate da una giuria qualitativa. Il 12 maggio 2025 è già in agenda la mostra con le premiazioni.

Arte Ingegneria Energia è un progetto della Fondazione Ingegneri Veneziani con la collaborazione della Commissione Giovani dell’Ordine Ingegneri della Città Metropolitana di Venezia, cofinanziato dalla Fondazione di Venezia, Edison Spa, AI Progetti, BCC Veneta Credito Cooperativo e Planum. Autore Vittorio Baroni. Il progetto è impostato secondo le Linee Guida per l’Educazione Civica nelle scuole della legge n.92 del 20 agosto 2019 con attenzione particolare all’Articolo 9 della Costituzione Italiana, agli orientamenti di sviluppo sostenibile Agenda 2030 Onu e alla Cittadinanza Digitale. Sito web del progetto www.scuolegeniali.net.  
Italia, Economia

Dop economy da 20 miliardi e 850.000 occupati

Presentato a Roma in data 02 dicembre 2024, con l'intervento del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste On. Francesco Lollobrigida e le relazioni dei rappresentati delle istituzioni di settore il Rapporto Ismea-Qualivita 2024, l'analisi della Dop economy italiana sui valori economici e produttivi dei settori agroalimentare e vitivinicolo DOP IGP.

La Dop economy italiana, malgrado le varie criticità del sistema produttivo agricolo e dei mercati, si mostra in buona salute. I dati del XXII Rapporto Ismea-Qualivita descrivono un settore da 20,2 miliardi € di valore alla produzione nel 2023 (+0,2% su base annua), per una crescita del +52% in dieci anni e un contributo del 19% al fatturato complessivo dell’agroalimentare italiano. Cresce del +3,5% il comparto del cibo che supera per la prima volta i 9 miliardi €, mentre il vino imbottigliato frena sia come quantità (-0,7%) che come valore (-2,3%) e si attesta su 11 miliardi €.

Bene l’export, con i prodotti DOP IGP leva del made in Italy nel mondo, che conferma un valore di 11,6 miliardi € con trend positivo nei Paesi UE. Il sistema della Dop economy italiana si fonda su 317 Consorzi di tutela autorizzati dal Ministero dell’agricoltura che coordinano il lavoro di oltre 194.000 imprese delle filiere cibo e vino capaci di generare lavoro per quasi 850.000 occupati.

Export DOP IGP da 11,6 miliardi €, in crescita la zona UE (+5,3%)
Le esportazioni del comparto DOP IGP confermano un valore di 11,6 miliardi € (-0,1% sul 2022) e un trend del +75% in dieci anni. La crescita nei Paesi UE (+5,3%) compensa il calo nei Paesi Extra-UE (-4,6%), dato particolarmente significativo alla luce dell’attuale dibattito sui dazi, con i Paesi terzi che assorbono oltre la metà (52%) dell’export della Dop economy italiana e gli Stati Uniti, prima destinazione in assoluto, che da soli valgono oltre un quinto (21%) delle esportazioni italiane DOP IGP. Il settore cibo realizza 4,67 miliardi € per un +0,7% in un anno e un +90% sul 2013, con crescite in valore per formaggi, pasta e olio di oliva. Per il vino cala la quantità esportata (-2,9%) per un valore pari a 6,89 miliardi € (-0,6%), in tenuta dopo il balzo del +10% del 2022 e con un trend del +66% sul 2013.

Occupazione, 847.405 rapporti di lavoro, il 60% relativi alla fase agricola.
Alla base delle filiere DOP IGP vi sono 194.387 operatori, di cui 186.547 produttori e 31.197 trasformatori, che aderiscono ai disciplinari di produzione e si sottopongono ai controlli per la certificazione. Nel vino si contano 107.175 operatori e nel comparto cibo 87.212. Il Rapporto Ismea-Qualivita 2024 approfondisce anche l’impatto della Dop economy sull’occupazione, elaborando i dati Inps sui rapporti di lavoro nella fase agricola e di trasformazione delle filiere DOP IGP. Nel complesso si stimano 847.405 occupati nella Dop economy italiana, 510.260 nella fase agricola e 337.145 nella fase di trasformazione. Il settore vitivinicolo DOP IGP conta 332.506 occupati, mentre il comparto cibo 585.543.

Impatto territoriale: il 57% delle province in crescita, bene Sud e Isole (+4,0%)
Dopo due anni consecutivi con dati in aumento in diciotto regioni su venti, il Rapporto Ismea-Qualivita 2024 descrive un quadro più variegato: su 107 province italiane 61 hanno valore della DOP economy più alto, il 17% con crescite a doppia cifra. Prosegue il trend positivo nell’area Sud e Isole (+4,0%), sempre in crescita negli ultimi cinque anni, con buoni risultati soprattutto per Sardegna (+19%) e Abruzzo (+11%). Cresce anche il Nord-Ovest, trainato dalla Lombardia che supera per la prima volta i 2,5 miliardi € e cresce per il terzo anno consecutivo. Il Nord-Est ha risultati stabili nel complesso (-0,6%) e vale il 54% della Dop economy, con l’Emilia-Romagna che frena leggermente (-2,4%) e il Veneto che con 4,85 miliardi € si conferma regione leader. Nel Centro i risultati peggiori (-3,9%) con la Toscana (-5,5%) che rappresenta la gran parte del valore economico e il Lazio unica regione in crescita (+8,8%).

Cibo DOP IGP STG in crescita per il terzo anni di fila, vola oltre 9 miliardi €
La Dop economy del cibo cresce per il terzo anno di fila e nel 2023 raggiunge 9,17 miliardi € di valore alla produzione (+3,5% la crescita annua, +44% il trend dal 2013) per un fatturato al consumo finale che sfiora i 18 miliardi € (+3,6%). Bene soprattutto i formaggi (+5,3%), per la prima volta sopra i 5,5 miliardi € e con la produzione più alta degli ultimi cinque anni, ma buone crescite in valore anche per oli di oliva (+33%), prodotti della panetteria e pasticceria (+9%) e carni fresche (+10%). L’export raggiunge 4,67 miliardi € (+0,7% su base annua e +90% sul 2013), grazie soprattutto alla crescita nei mercati UE (+6,4%). Numeri frutto dell’impegno di 87.212 operatori, 585mila occupati, 182 Consorzi di tutela autorizzati dal Masaf e 42 Organismi di controllo.

Vino DOP IGP, frenano quantità e valore, l’export tiene.
Frena nel 2023 il vino DOP IGP, sia come produzione imbottigliata pari a 25,9 milioni di ettolitri (-0,7%) che come valore dell’imbottigliato che si attesta su 11 miliardi € (-2,3%), con andamento opposto fra DOP e IGP. Per i vini DOP il calo della domanda ha indotto gli operatori a imbottigliare di meno (-4%), per un valore pari a 9,08 miliardi € (-3,7%). Per i vini IGP cresce la quantità imbottigliata (+6%) per un valore di 1,95 miliardi € nel 2023 (+4,8%). L’export raggiunge 6,89 miliardi € (-0,6% su base annua e +66% sul 2013), una sostanziale tenuta dopo il balzo del +10% registrato nel 2022. Numeri di una filiera composta da 107.175 operatori, 333mila occupati, 135 Consorzi di tutela autorizzati dal Masaf e 12 Organismi di controllo.

GDO italiana: 5,9 miliardi € e +7,2% in un anno.
La spesa per i prodotti nella GDO è pari a 5,9 miliardi € nel 2023, per una crescita del +7,2% in un anno, dinamica in linea con l’intero comparto alimentare, la cui spesa nel 2023 è cresciuta del +8,6% (frutto di un innalzamento dei prezzi, con un carrello leggermente alleggerito nei volumi). Il cibo segna un +9,5%, con formaggi e oli di oliva che crescono anche in volume, oltre che in valore; la spesa per il vino registra un +2,7%. Nei primi 9 mesi del 2024, i dati sulla spesa alimentare degli italiani confermano i livelli del 2023 (con un +0,8% su base annua). Si conferma il ruolo crescente dei discount per i prodotti DOP IGP che nel corso del 2024 superano la quota di mercato del 18%; anche il ricorso alle vendite in promozione da parte della GDO risulta più elevato rispetto ai prodotti generici.

DICHIARAZIONI

Francesco Lollobrigida, Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
“Il XXII Rapporto Ismea-Qualivita ci descrive una Dop economy che continua a essere un pilastro fondamentale per il nostro sistema agroalimentare. Un valore complessivo alla produzione di oltre 20 miliardi di euro e una crescita del comparto del cibo del 3,5% nel 2023, testimoniano la forza delle nostre filiere e la qualità che il made in Italy rappresenta nel mondo. Nonostante le attuali sfide geopolitiche, i nostri prodotti DOP e IGP guidano l’export, confermando il ruolo strategico dei 317 Consorzi di tutela, che coordinano il lavoro di quasi un milione di operatori. Guardiamo al futuro con ottimismo, certi del valore che il nostro agroalimentare sa generare, rafforzando il territorio e l’identità italiana”.

Mauro Rosati, Direttore Fondazione Qualivita e Origin Italia
“I dati di questo Rapporto confermano che le Indicazioni Geografiche italiane rappresentano un sistema resiliente, capace di affrontare con successo le molteplici sfide che il 2024 ha posto, sia in ambito climatico che commerciale. Questo risultato è sostenuto da una base occupazionale solida e dal continuo potenziamento dei 317 Consorzi di tutela riconosciuti dal MASAF. In particolare, i dati relativi al Sud Italia in crescita da un quinquennio, evidenziano un rafforzamento del modello della Dop economy in quei territori, a testimonianza della capacità del settore di radicarsi e prosperare anche in contesti complessi. Guardando al futuro è fondamentale che il settore DOP IGP, con le istituzioni italiane ed europee, rivolga la massima attenzione alle rapide trasformazioni tecnologiche nel campo alimentare e alle dinamiche evolutive dei mercati internazionali, per assicurare al sistema un livello sempre più alto di competitività e sostenibilità”.

Sergio Marchi, Direttore Generale ISMEA
“ISMEA è da oltre vent’anni punto di riferimento per l’analisi strutturale ed economica del sistema delle Indicazioni Geografiche, fornendo un contributo significativo alla definizione delle politiche di settore. Accanto a realtà di eccellenza come la Fondazione Qualivita e Origin Italia, l’Istituto supporta il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste in diversi ambiti: dal monitoraggio continuativo dei dati produttivi e di mercato alla valutazione dei Piani di regolazione dell’offerta per rafforzare la competitività e la governance delle filiere, sino all’assistenza tecnica nella definizione della strategia nazionale di valorizzazione e promozione della qualità agroalimentare. Un impegno che vede uniti tutti: imprese, Consorzi di tutela e Istituzioni per la crescita competitiva del sistema della DOP e IGP italiane e per un suo sviluppo in chiave sempre più sostenibile e innovativa”.

Salute, Padova, Veneto

Innovazione tecnologica e digitalizzazione in sanità

PADOVA – Come possiamo affrontare le sfide della trasformazione digitale in sanità? Quale ruolo giocano tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale e la cybersecurity nell’assicurare un sistema sanitario più efficiente e accessibile? Questi temi saranno al centro del convegno "Navigare la complessità nell’ospedale del futuro - Focus Digitale", coordinato dal prof. Walter Ricciardi e inserito nel programma di “Circular Medical Expo – Innovation for Global Health”, la nuova fiera internazionale che offre una piattaforma di dialogo e confronto tra imprese, medici e professionisti del settore sanitario.

L’evento, organizzato da Venicepromex in collaborazione con Padova Hall, si terrà presso il padiglione 11 della Fiera di Padova il 3 e 4 dicembre 2024; è realizzato grazie alla Camera di Commercio di Padova ed inserito nel programma promozionale 2024 condiviso con la Regione del Veneto.

Il convegno "Navigare la complessità nell’ospedale del futuro - Focus Digitale", in calendario mercoledì 4 dicembre alle ore 15,00, sarà preceduto dalla Lectio Magistralis del dott. Domenico Mantoan, Direttore Generale di Agenas, sul tema "Il ruolo di Agenas nell’innovazione tecnologica". "A Circular Medical Expo – spiega Mantoan - approfondiremo la nuova governance per la valutazione delle tecnologie sanitarie (HTA) dei dispositivi medici, così come delineata dalle più recenti normative e decreti ministeriali. L'HTA rappresenta uno strumento cruciale per valutare il valore aggiunto delle nuove tecnologie in termini di efficacia, sicurezza e impatto economico.

Agenas, in qualità di agenzia di sanità regionale, gioca un ruolo strategico nell’implementazione di queste direttive, fungendo da ponte tra le politiche nazionali e le realtà locali. Nel corso della lectio, proporrò inoltre un confronto con gli approcci adottati in altri Paesi europei".

“La tecnologia digitale offre un’opportunità unica per migliorare il rapporto tra pazienti e operatori sanitari, soprattutto nelle aree più isolate o con accesso limitato ai servizi”, evidenzia il Prof. Ricciardi, componente del comitato scientifico dell’evento, Professore Ordinario di Igiene presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e già Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. Durante l’appuntamento si discuterà dell’integrazione delle piattaforme digitali, dell’interconnessione tra i sistemi informativi sanitari e del ruolo dell’intelligenza artificiale. “La trasformazione digitale implica anche una crescita culturale per il personale sanitario”, ha aggiunto il Prof. Ricciardi anticipando i temi dell’evento. “L’informazione e la formazione sono fondamentali per garantire che l’innovazione sia guidata dall’uomo e non il contrario”.

Interverranno al convegno: Dott. Giorgio Moretti, Fondatore e Consigliere d’Amministrazione del Gruppo Dedalus con "Sistemi informativi e di supporto alle decisioni. Come l’info telematica abilita la rivoluzione clinica nel terzo millennio"; Prof. Carlo Favaretti: Segretario del Centro di Ricerca e Studi sulla Leadership in Medicina presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma con "Leadership e management per l’ospedale del futuro"; Prof. Mauro Conti, Presidente del corso di laurea magistrale in Cybersecurity presso l’Università di Padova, con "Cybersecurity e AI: Rischi e Opportunità in Ambito Sanitario".

Cuore dell’evento del 3 e 4 dicembre sarà l’area espositiva della Fiera di Padova che offrirà opportunità di networking per facilitare l’avvio di contatti commerciali e collaborazioni economiche con controparti internazionali come centri di acquisto e importatori di strumentazioni biomedicali.

Circular Medical Expo gode della collaborazione di partner prestigiosi: Unioncamere Veneto, Sistema Camerale Veneto, CNA Veneto, Confartigianato Imprese Veneto, Confimi Industria Sanità – Sanità Veneto, Confindustria Veneto Est, Confapi Veneto, Galileo Visionary District, Osservatorio Biomedicale Veneto, Unismart Fondazione Università di Padova. L’evento è patrocinato dall’Università degli Studi di Padova
Cultura, Belluno, Veneto

Una finestra aperta sulle Dolomiti

FELTRE (BL) - Riprende la Rassegna “Dentro il Paesaggio”, organizzata dal Gruppo TAM (Tutela Ambiente Montano) della Sezione CAI di Feltre, sospesa tra ottobre e novembre per lasciar spazio al ciclo di incontri sulla Diga del Vanoi. Il 4° incontro sul tema del Paesaggio, dal titolo “Una finestra aperta sulle Dolomiti”, si terrà sabato 7 dicembre alle ore 20.30 presso l’Aula Magna dell’Istituto “A. Colotti” di Feltre ed avrà un’impostazione molto diversa dai precedenti appuntamenti.

Si tratterà infatti di uno spettacolo di multivisione, con videoproiezione di immagini e musiche, che proporranno alcuni degli ambienti più suggestivi delle nostre Dolomiti, nella forma di “videoracconti”. Non solo montagne, ma anche frammenti di vita, usi e costumi della gente di montagna e tradizioni popolari. Protagonisti di questa straordinaria esperienza sono un gruppo di fotografi bellunesi, organizzati nell’Associazione “RAA- Rete Autori Audiovisivi”, che uniscono all’abilità fotografica una passione viscerale per la montagna e per chi ancora la abita, a cominciare dalla esplorazione del proprio territorio.

Per riuscire a trasmettere al pubblico le emozioni che loro stessi hanno provato nei loro viaggi di scoperta, hanno pensato di montare le immagini in sequenza, accompagnandole con musiche appropriate. Ne risulta una forma espressiva che non possiamo ancora chiamare film (basandosi su riprese statiche), ma appunto un “racconto audiovisuale”, di grande interesse estetico. Verranno proposte nella serata produzioni realizzate da Ariondo Schiocchet, Dario Tonet, Luigi Zampieri, Renzo Pegoraro, Roberto Soramaé e Vanni Case.

Il tema della rappresentazione fotografica del paesaggio, verrà peraltro ripreso nel corso del prossimo anno, con la proposta anche di immagini storiche (vedute deii primi decenni del Novecento) che permetteranno di evidenziare la trasformazione subita dal nostro ambiente montano nel secolo trascorso. Ad analizzare questo fenomeno si prevede di invitare Mauro Varotto, docente di geografia all’Università di Padova, che lo ha a lungo approfondito nei suoi studi e ricerche.
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Ultimo aggiornamento: 03/12/2024 19:15