Riceviamo e pubblichiamo questo comunicato di A.N.S.A.P. AND PARTNERS - ODV.
“Adesso più che mai, coltivare la memoria per esaltare il principio alla legalità”
Ricorre anche quest’anno il ricordo di quella tragica notte, era il 25 gennaio 1997, durante la quale persero la vita quattro poliziotti della Questura di Treviso in un gravissimo incidente stradale.
I loro nomi: Fanio Soligo, Massimo Paccagnan, Andrea Murer e Luca Scapinello, verso le due del mattino erano partiti a sirene spiegate per dare ausilio ad un’altra Volante in difficoltà mentre si tentava di sedare una rissa in un esercizio pubblico.
Abbiamo il dovere di ricordare ma è difficile in momenti come questi trovare parole e lenire dolori o cercare di colmare vuoti, rimane il dovere di “mantenere vivo il ricordo” che riguarda quei quattro eroi, persone semplici, giovani coraggiosi, dedicati all’espletamento di un lavoro che amavano, senza mai tirarsi indietro, sempre in prima linea di fronte alle dure prove; purtroppo, a volte, come tanti altri appartenenti alle forze dell’ordine, divenendo vittime di un destino che ci sommerge e ci annulla generando un immenso dolore.
Noi poliziotti lo sappiamo quando ci arruoliamo.
Siamo consapevoli di quello che andiamo ad affrontare, e lo accettiamo, perché quando indossi quella divisa dimentichi tutto. Da quel momento sai solo dell’elevata dignità morale nel rispetto dell’Istituzione che rappresentiamo e i doveri a cui veniamo chiamati, anche se, tra questi, si nascondono insidie e numerosi pericoli.
Certo, vorremmo che queste tragedie non accadessero, ma siamo consci del nostro ruolo e dei rischi che ogni giorno corriamo con la nostra mission, che è costituita da abnegazione e consapevolezza, contro tutte le ingiustizie commesse, in qualsiasi parte del nostro paese.
Il Presidente dell’associazione “Amici della Polizia” IULIANO Flaviano, già Commissario della Polizia di Stato, – ha dichiarato - mantenere vivo il ricordo, per noi è un dovere. Il nostro abbraccio, la nostra solidarietà e vicinanza va ai familiari di quei quattro sfortunati agenti, appartenenti alla nostra storia, una storia di libertà, di impegno e dedizione per mantenere ordine e sicurezza pubblica nella città di Treviso e provincia. “Per chi li ha conosciuti, ancora oggi in servizio, o in quiescenza, sappiate che “il vostro dolore” resterà “il nostro dolore”. Non lì dimenticheremo mai, li porteremo sempre nel cuore e nella mente”.
La mattina del 24 gennaio 2025, nell’atrio della Questura di Treviso è prevista la commemorazione con la deposizione di una corona di alloro, a seguire la Santa Messa.
Il Presidente e i soci saranno presenti.