Mondo, Politica

Agricoltura, dai Conservatori contributo decisivo per PAC forte e ambiziosa

La delegazione ECR in Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale al Parlamento europeo accoglie con favore l’approvazione della relazione di iniziativa sul futuro della PAC post-2027.

Abbiamo contribuito attivamente - dichiarano il coordinatore ECR in Commissione AGRI Carlo Fidanza e il relatore ombra Sergio Berlato, entrambi europarlamentari di Fratelli d’Italia - alla definizione di un testo ambizioso, che cade a pochi giorni dalla imminente presentazione da parte della Commissione della nuova PAC e del nuovo bilancio pluriennale”.

Chiediamo con determinazione - proseguono gli esponenti conservatori - più fondi per l’agricoltura, con un budget indipendente al di fuori del paventato Fondo Unico, con un meccanismo automatico di adeguamento all’inflazione; il rafforzamento dei pagamenti diretti e la loro destinazione agli agricoltori attivi e professionali; l’incremento delle riserve per le crisi agricole con risorse esterne alla PAC; eco-schemi volontari e non imposti dall’alto, nel rispetto della diversità agricola tra Stati membri e della sostenibilità economica delle imprese sacrificata dal Green Deal; sostegno concreto al settore zootecnico, incluso il riconoscimento del ruolo strategico del digestato agricolo per migliorare la fertilità dei suoli e ridurre la dipendenza da prodotti chimici, nel pieno rispetto dell'economia circolare; più trasparenza nelle etichette sull’origine dei prodotti; una maggiore attenzione alla valorizzazione del ruolo delle donne in agricoltura e all’inclusione dei giovani, per garantire un vero ricambio generazionale; pieno sostegno all’innovazione in agricoltura e tanto altro ancora”.

Nei prossimi mesi - concludono Fidanza e Berlato - daremo battaglia per ottenere una PAC ambiziosa, capace di riscoprire la sua essenza originaria e di rispondere alle sfide del nostro tempo a partire dalla sovranità alimentare”.

Cultura, Vittorio Veneto

L’Estate tizianesca al Museo del Cenedese

Giovedì 10 luglio, ore 20.30, sala Maggior Consiglio: conferenza di Rebecca Civettini su “Il Tiziano di Marco Boschini”

VITTORIO VENETO (TV) – Anche quest’anno i musei civici di Vittorio Veneto partecipano alla rassegna “Estate Tizianesca” promossa dalla Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore, con la conferenza di Rebecca Civettini intitolata “Il Tiziano di Marco Boschini” che si terrà giovedì 10 luglio, alle ore 20.30, presso la Sala del Maggior Consiglio del Museo del Cenedese (ingresso libero, su prenotazione: info.vittorioveneto@aqualab.it - 388.4741241).

Questo intervento propone una rilettura della figura di Marco Boschini (1602–1681), artista, mercante e scrittore, alla luce del suo contributo unico alla definizione della tradizione pittorica veneziana nel XVII secolo. Attraverso l’analisi dei suoi principali scritti - La Carta del navegar pittoresco, Le Minere e Le Ricche

Minere della pittura veneziana - si esplorerà come Boschini abbia interpretato e trasmesso i valori della scuola veneziana, con particolare attenzione al ruolo centrale attribuito a Tiziano. Si andranno inoltre ad indagare le connessioni tra la sua attività commerciale e il suo discorso critico, rivelando un proficuo intreccio tra pratica artistica, mercato e teoria. A partire da un confronto testuale delle sue opere e da un lavoro di traduzione dei passi chiave dal veneziano, l’intervento intende mostrare la coerenza e l’evoluzione del giudizio boschiniano, contribuendo a una più profonda comprensione della ricezione dell’arte rinascimentale nel contesto barocco veneziano.

Rebecca Civettini è storica dell’arte e collaboratrice scientifica presso Palazzo Maffei – Fondazione Carlon. Dopo il diploma al Liceo Classico “Arnaldo” di Brescia, ha conseguito la laurea triennale in Beni Culturali presso l’Università di Verona con una tesi dedicata agli studi diagnostici sulle opere di Tiziano e ha poi completato, sempre a Verona, la laurea magistrale in Arte con una ricerca sulla ricezione della figura di Tiziano nella letteratura artistica del Seicento veneziano, analizzando e traducendo i testi di Marco Boschini
(1602–1681), in particolare La Carta del navegar pitoresco (1660). 

Dal 2022 collabora con Palazzo Maffei, dove si occupa della valorizzazione e della divulgazione del patrimonio artistico, integrando attività di ricerca e mediazione culturale.
Cultura, Venezia, Veneto

I Conservatori di musica di tutta Italia portano le proprie eccellenze all’Expo di Osaka

VENEZIA - È iniziata oggi la residenza artistica a Venezia di più di 40 studenti e studentesse provenienti da tutta Italia per la produzione dell’opera lirica “L’ebrezza del volo” che andrà in scena in Giappone a settembre in prima esecuzione assoluta.

Grazie al successo conquistato lo scorso anno in Cina con “Marco Polo” rappresentato alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Benedetto Marcello si sta preparando ad una nuova esperienza all’estero, questa volta con un progetto più ambizioso.

L’istituto veneziano insieme ad Accademia di Belle Arti di Venezia e ai Conservatorio di Aosta, Brescia, Terni, Lecce, Ravenna, Trento, Monopoli, Palermo, Pavia, Sassari, Livorno, Cagliari e a Siena Jazz, ha selezionato tra i suoi migliori studenti e studentesse compositori, cantanti, orchestrali, scenografi e costumisti per la realizzazione dell’opera.

“L’ebrezza del volo” debutterà in prima assoluta mercoledì 17 settembre 2025 nel padiglione Italia dell’Expo di Osaka. Le prove generali si svolgeranno a Tokyo all’auditorium dell’Istituto Italiano di Cultura con una generale aperta al pubblico il 15 settembre.

Il progetto è promosso e coordinato dal Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia e cofinanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca.

La trama
L’opera si apre con Leonardo da Vinci, ormai giunto alla fine dei suoi giorni, si confida con il suo pupillo, ormai fidato amico, Francesco Melzi, mostrandogli e affidandogli i disegni dei suoi studi sul volo. Nella seconda scena tre principi giapponesi, tra i quali il famoso Itō Mancio, a capo della prima missione diplomatica giapponese in Europa, presso la
Serenissima Repubblica di Venezia nel salotto della cortigiana Veronica Franco, dopo essere stati a Roma, Firenze e Bologna. Due di loro stanno aspettando il rientro da Milano del terzo principe, per avere notizie sui disegni di Leonardo da Vinci che vorrebbero comprare.

L’ultima scena celebra l’arrivo a Tokyo del pilota italiano Arturo Ferrarin dopo il famoso raid Roma-Tokyo del 1920. Al cospetto dell’ambasciatore italiano (e di sua moglie) e di un alto dignitario giapponese, l’eroe dell’aeronautica viene portato in trionfo dalla folla. Con questo volo viene suggellata l’amicizia dei due popoli, italiano e giapponese, e celebrata la geniale intuizione di Leonardo che con le sue macchine volanti inseguì il sogno di poter librarsi nell’aria come gli uccelli.
Conegliano

Il padel come strumento di aggregazione e solidarietà tra amministratori e cittadini

GAIARINE (TV) - Domenica scorsa, presso i nuovi impianti del Soleró Sport Village a Gaiarine, si è svolta la prima edizione del torneo di padel che ha unito amministratori locali e cittadini all’insegna della solidarietà, a favore dell’Associazione Via di Natale, realtà impegnata quotidianamente nel sostegno ai pazienti in cura presso il CRO di Aviano e alle loro famiglie.

Diciotto squadre, composte da amministratori e cittadini, si sono sfidate con grande fair play e spirito di divertimento per aggiudicarsi il titolo simbolico di “Squadra vincente” della prima edizione. Il torneo si è concluso con un momento conviviale a base di paella e un rinfrescante bagno nelle piscine della struttura, il tutto accompagnato dall’entusiasmo del pubblico presente.

Tra i partecipanti si sono distinti il Sindaco di Treviso Mario Conte con il vice Alessandro Manera, il presidente della Provincia di Belluno e Sindaco di Longarone Roberto Padrin, il Sindaco di Crespadoro (VI) Elisa Maria Ferarri, gli assessori Riccardo Lovatello e Massimiliano di Fabio (Santa Lucia di Piave), Lucio Favaro (Godega di Sant’Urbano), Fabio Saccon e Steven Poletto (Fontanelle), Tommaso Marchetti (Oderzo), Enrico Padoan (Vittorio Veneto), i consiglieri comunali Paolo Quinto (Maserada), Marco Pilan, l'assessore Alex Segat e il delegato Silvano Dassie (Gaiarine)
Hanno inoltre partecipato i consiglieri regionali Sonia Brescacin e Roberto Bet, rappresentanti della Regione Veneto.

Particolare soddisfazione ha suscitato il debutto di due ex Sindaci del Consiglio Comunale dei Ragazzi, Davide e Matteo, e di alcuni componenti del nascente Gruppo Giovani di Gaiarine, voluto da questa Amministrazione Comunale.

L’Amministrazione Comunale di Gaiarine, promotrice dell’iniziativa ideata dalla famiglia Venerandi, esprime grande soddisfazione per l’esito dell’evento. Il Sindaco Diego Zanchetta dichiara: “
Ringrazio l’Assessore Alex Segat e tutta la squadra amministrativa che hanno fortemente voluto questo torneo. Unire sano divertimento a una nobile causa di solidarietà è un segno di coesione per tutta la comunità.” E aggiunge: “Un plauso va a tutti gli atleti, ma il riconoscimento più grande lo riservo a Mattia e alla sua famiglia. I Venerandi non hanno mai fatto mancare la loro vicinanza ai giovani e ai bisogni del territorio; ospitare il torneo è un’ulteriore dimostrazione del loro impegno e appartenenza alla comunità.”

Per la cronaca, la squadra vincitrice è quella in rappresentanza dell’amministrazione di Vittorio Veneto. La macchina organizzativa è già al lavoro per la seconda edizione: preparatevi a partecipare!
Economia, Veneto

Porto Marghera, autorizzato un nuovo impianto di produzione dell'idrogeno

VENEZIA - Procede speditamente il progetto che darà avvio alla "Hydrogen Valley" veneta a Porto Marghera (Venezia). Ieri è stato firmato il decreto autorizzativo da parte dell'Autorità di sistema portuale dell'Adriatico Settentrionale che autorizza la realizzazione di un nuovo impianto per la produzione di idrogeno verde nello stabilimento Sapio, finanziato da fondi NextGenerationEU del Pnrr.

L'impianto elettrolizzatore, che sarà del tutto autonomo e indipendente dai cicli produttivi dello stabilimento Sapio, verrà alimentato da un impianto fotovoltaico e da altre fonti energetiche rinnovabili.

La capacità nominale complessiva dell'elettrolizzatore sarà di 4,59 MW, corrispondenti a una capacità di produzione oraria di circa 1.000 Nm3/h di idrogeno (0,09 tH2/h). e sarà realizzata in un'area dismessa sfruttando le infrastrutture già presenti, quali la sottostazione elettrica per l'allaccio alla rete elettrica e la produzione di azoto per l'impiego come aria strumentale, nell'ottica del recupero e valorizzazione e rifunzionalizzazione di Marghera.

Il progetto è parte integrante del più ampio piano di sviluppo dell'Hydrogen Valley Venezia, nasce da una collaborazione tra Sapio e Eco+Eco Srl. L'autorizzazione è stata rilasciata grazie agli strumenti amministrativi speciali della Zona Logistica Semplificata, la quarta avvenuta tramite procedura Zls-Sua dall'inizio dell'anno.

Il presidente dell'authority, Fulvio Lino Di Blasio, ha dichiarato "Porto Marghera, come diciamo da tempo, è stata e continuerà a essere luogo di innovazione per il settore energetico. L'insediamento di un polo di produzione e distribuzione di idrogeno in grado di servire l'economia regionale innesca un processo virtuoso di decarbonizzazione, che deve essere considerato come un anello della catena di costruzione di un hub energetico".
Cultura, Venezia

Il Lab Village di Ca’ Foscari sul lago di Camazzole per un cortometraggio 

VENEZIA — Riconnettere le comunità ai paesaggi d’acqua attraverso lo sguardo dell’antropologia visiva: è questo l’obiettivo del laboratorio condotto in questi giorni dalla filmmaker Alessia Zampieri a Carmignano di Brenta. Si tratta del primo appuntamento dell’azione pilota Outdoor nell’ambito progetto “Lab Village – Turismo, Cultura e Industrie Creative”, finanziato dal Pnrr, coordinato da Università Ca’ Foscari Venezia e in qualità di capofila dello Spoke 6 di Consorzio iNEST.

Fino a settembre il laboratorio esplorerà con approccio etnografico le modalità spontanee e quotidiane con cui gli adolescenti abitano e si riappropriano delle rive del fiume Brenta e delle sponde del lago di Camazzole. Al centro del progetto c’è una riflessione sul valore culturale dell’acqua come luogo di incontro, appartenenza e identità, in cui l’interazione tra osservatore e osservato non è mai unidirezionale. Il laboratorio diventa così “un dispositivo di mediazione tra spontaneità e consapevolezza critica, capace di mettere in luce l’intelligenza collettiva dei gesti informali che danno senso allo spazio”.

Il lavoro si tradurrà in un cortometraggio a taglio etnografico, girato interamente con iPhone per preservare la naturalezza delle situazioni e mantenere un contatto diretto, non invasivo, con i partecipanti. Una scelta stilistica e metodologica dalla quale traspare la visione di Alessia Zampieri, documentarista con un background in antropologia visiva e ambientale, che domani martedì 8 luglio alle 21 al Pian delle Femene condividerà la sua esperiente laboratoriale con l’intervento “Spiagge di fiume” in occasione del Festival “La Giusta Distanza” organizzato dal Teatro del Pane sotto la direzione artistica di Mirko Artuso (in caso di maltempo l’incontro si terrà al Centro Polifunzionale in via Fornaci 7 a Revine Lago)

«Il mio sguardo si concentra sugli adolescenti e sui giovani adulti che abitano quotidianamente le rive della Brenta e il lago di Camazzole, perché sono loro a entrare in relazione diretta e spontanea con l’acqua. Attraverso un approccio etnografico e visivo, sto cercando di raccontare questi luoghi così come vengono vissuti, esplorando rituali, gesti, musiche e relazioni. Ho scelto di lavorare con l’iPhone per ridurre al minimo l’interferenza e favorire un dialogo autentico: ciò che sto costruendo è una narrazione condivisa, fatta di prossimità, ascolto e coesistenza tra corpi, suoni e paesaggio», spiega Alessia Zampieri, attualmente dottoranda in Antropologia Culturale e Sociale all’Università di Milano-Bicocca con un progetto di ricerca dedicato all’intersezione tra arte e scienza, ai linguaggi dell’esperienza sensoriale e all’ecologia delle relazioni.

«Con questo laboratorio — spiega il professor Maurizio Busacca, responsabile del progetto “Lab Village –Turismo, Cultura e Industrie Creative” - rinnoviamo il nostro impegno nel costruire modelli di turismo culturale e sostenibile capaci di valorizzare i luoghi attraverso lo sguardo dei loro abitanti, proponendo una nuova ecologia dell’esperienza in cui arte, scienza e partecipazione possano incontrarsi».
Conegliano

Isidoro Rebuli confermato alla guida della Strada del Conegliano Valdobbiadene

CONEGLIANO/VALDOBBIADENE (TV) - Isidoro Rebuli è stato riconfermato alla presidenza della Strada del Conegliano Valdobbiadene. Il nuovo Consiglio di Amministrazione, eletto da pochi giorni, lo ha nominato all’unanimità a rappresentare gli oltre 230 soci della Strada del Vino più antica d’Italia che si snoda in un territorio unico, riconosciuto Patrimonio dell’Umanità Unesco.

“Sono entrati nel cda diversi giovani - afferma Rebuli - che sapranno dare nuova linfa all’associazione. Desideriamo infatti imprimere una spinta propulsiva alla nostra attività, richiamandoci per converso ai valori che hanno ispirato i fondatori. Per questo, e per venire incontro alle crescenti esigenze dell’enoturista, che ricerca sempre più la storia e le tradizioni, ci siamo posti l’obiettivo di riaprire le storiche Botteghe del Vino riproponendole attraverso un nuovo format e un nuovo nome: Botteghe del Gusto, luoghi che parleranno delle nostre produzioni locali arricchendo di sfumature l’offerta enogastronomica”.

Nel 1966, all’apertura di quella che era denominata Strada del Vino Bianco, le Botteghe del Vino erano una quindicina e si trovavano lungo l’arteria che da Valdobbiadene portava a Conegliano. Si trattava di punti di ristoro, e di riferimento, per i turisti che avevano la possibilità di degustare e di acquistare i vini locali, nelle diverse tipologie, dai più freschi e fruttati ai più complessi e strutturati. I gestori delle Botteghe, storyteller ante litteram, sapevano raccontare la storia e le tecniche di produzione collegandosi alle antiche tradizioni vitivinicole del territorio.

Di quelle botteghe restano solo pochi esempi e qualche insegna.

Già nella prossima riunione, promette Isidoro Rebuli, il consiglio di amministrazione affronterà il tema del rilancio sviluppando un piano d’azione. Lo scopo è quello di ripristinare l’antica, e apprezzatissima, iniziativa che sapeva rivolgersi direttamente al consumatore a partire da un bicchiere di buon vino: “Una bottiglia - spiega il presidente della Strada - contiene la storia nella nostra terra, è emblema di un territorio e testimonial di un’eredità incomparabile, frutto di antichi saperi e di tradizioni consolidate. Oltre ai ristoranti potranno fregiarsi del titolo di Bottega del Gusto anche agriturismi e cantine, ma solo aderendo ad uno specifico disciplinare al quale stiamo già lavorando, che individuerà precisi requisiti di qualità ai quali sarà obbligatorio attenersi. La Strada se ne farà garante”.

Insomma la Strada del Conegliano Valdobbiadene certificherà le Botteghe, che torneranno ad essere un presidio dell’eccellenza enologica locale. Il progetto prevede un piano di comunicazione per far conoscere e valorizzare le proposte che intrecciano anche la parte gastronomica, molto apprezzata, e rappresentata dalle Botteghe del Gusto, dove sono disponibili formaggi, salumi, olio, miele e quant’altro sappia si traduca in genuinità e tipicità: “In questo modo - aggiunge Isidoro Rebuli - alzeremo ulteriormente il livello qualitativo. Allo stesso tempo recupereremo un frammento importante della storia della Strada del Conegliano Valdobbiadene”.

Il presidente Rebuli sarà affiancato dalla Vicepresidente Cinzia Sommariva (Consorzio Tutela Vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg) e da 11 Consiglieri: Enrico Bortolomiol (Ciodet Spumanti), Edoardo Buso (Soc. Agr. Guia), Maurizio Favrel (Az. Agr. Malibràn), Emanuele Follador (Az. Agr. La Casa Vecchia), Marco Gatto (Soc Agr. Campion), Marco Miotto (Comune di Valdobbiadene), Ivan Panizza (Comune di Conegliano), Stefano Pola (Az. Agr. Andreola), Luca Ricci (Comune di Pieve di Soligo), Luigi Stramare Bortolomiol (Gemin Spumanti) e Pierina Vibbani (Onda Verde Viaggi). Il nuovo Collegio dei Sindaci Revisori è invece composto da Giuseppe Anselmi, Fabio Curto e Laura Stefani.



Conegliano

Conegliano, la proposta "un albero ogni nuovo nato" 

CONEGLIANO (TV) – Nelle ultime ore il Circolo di Fratelli d’Italia Conegliano ha deciso di lanciare una proposta concreta e simbolica per coniugare attenzione ambientale, identità territoriale e politiche per la natalità: piantare una essenza arborea per ogni nuovo nato nella Zona artigianale di Campidui, al “Parco della Vita” .

A presentare l’iniziativa è Ezio Da Re, Coordinatore del Circolo meloniano locale : « Riteniamo doveroso valorizzare le nascite non solo come dato demografico, ma anche come segnale di fiducia nel futuro e nelle nuove generazioni . Piantare un albero per ogni nuovo bambino significa mettere radici, rafforzare il legame con il territorio e investire in un ambiente più verde e vivibile – afferma Da Re - Un gesto concreto e simbolico, oltre che “ green ”, che abbiamo visto già realizzato con successo da tanti altri Comuni della Marca trevigiana. È un modello positivo che vogliamo importare anche a Conegliano ».

Da Re sottolinea inoltre l’importanza di scegliere per l’iniziativa una zona come quella artigianale di Campidui « che ha bisogno di maggiore valorizzazione e rigenerazione, anche sotto il profilo del decoro urbano e della sostenibilità ». Il Circolo di FDI chiederà dunque all’Amministrazione di Conegliano, formalmente attraverso gli esponenti del Consiglio comunale, di valutare fin da subito la fattibilità del progetto da realizzarsi magari in collaborazione con le associazioni del territorio. « Con piccoli gesti si costruisce una grande visione. Vogliamo infatti una Conegliano che crede nei suoi figli e nella cura del suo ambiente » conclude Ezio Da Re.
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Ultimo aggiornamento: 08/07/2025 15:58